La Boheme di Saponaro studia il mondo di Viviani

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“Buona la prima – teatro” è il format di Run Radio per gli appassionati di teatro o per chi si vuole avvicinare a questa arte che sa essere tanto antica quanto moderna.

Innanzitutto una precisazione rispetto ad uno spettacolo nominato nella scorsa puntata: le undici date di Massimo Ranieri al Teatro Diana, hanno subito delle variazioni per via di un’indisposizione del cantante. Consultate il sito ufficiale del teatro, teatrodiana.it, per conoscere eventuali annullamenti o riprogrammazioni.

Restando al Diana, da mercoledì 26 febbraio a domenica 9 marzo Francesco Pannofino sarà protagonista di “Chi è io?”, nelle vesti di Leo Mayer, definito un intellettuale, un ironico pensatore, un critico raffinato, che si troverà, inaspettatamente, all’interno di un programma televisivo in cui incrocerà altri personaggi che lo metteranno alla prova.

Al Teatro Bellini andrà in scena uno spettacolo dai toni totalmente diversi, struggenti oserei dire. Si tratta di “Dear Son”, opera in cui la danza fa da padrona e conduce la narrazione. Le coreografie di Sasha Riva & Simone Repele, portano sul palco un tema molto delicato, quello della perdita di un figlio. Questa storia di separazione e di dolore è raccontata da tre ballerini, che interpretano il padre, la madre e il figlio. “Dear Son” è un’ottima occasione per assistere al potenziale comunicativo della danza, arte molto espressiva nonostante l’assenza di parole.

Per quanto riguarda i palchi musicali della settimana, il Teatro Bolivar di Via Caracciolo propone, nella data unica di venerdì 28 febbraio, un concerto dei “The bank – American & West Coast Music”, band che ha come obiettivo portare le sonorità e la creatività degli anni Settanta, in particolare i generi blues rock, west coast, country e ballad. Questo appuntamento è consigliato agli appassionati e a chi voglia respirare l’atmosfera degli anni Settanta. Ospite speciale dell’appuntamento è la cantautrice americana Patrizia Lopez, da anni residente a Napoli.

Anche il Teatro Sannazaro propone uno spettacolo musicale, dal titolo “La festa di Montevergine”: un’opera in tre atti con le musiche di Raffaele Viviani. Attraverso narrazione e canti, l’opera racconta la celebrazione per la Madonna di Montevergine, ritenuta miracolosa e il palco del Sannazaro si trasformerà nelle vie del paese, colme di persone e di colori. Lo spettacolo, già molto apprezzato dal pubblico del passato, resterà in cartellone per quasi tre settimane, da venerdì 28 febbraio e domenica 16 marzo.

Cambiando palco ma non autore, passiamo al Teatro Trianon Viviani che il 26 e il 27 febbraio propone “Viviani Bohème”, uno spettacolo che porta i frutti di uno studio su alcuni pezzi teatrali di Viviani, in particolare “La Bohème dei Comici” (nella foto una scena del lavoro). L’opera in scena al Trianon è dichiaratamente meta-teatrale e, leggendo la descrizione dal sito ufficiale, sembrerebbe essere piuttosto avanguardistica per quanto riguarda la messa in scena.

La piéce utilizza la drammaturgia di Domenico Ingenito e Francesco Saponaro, che firma anche la regia e lo spazio scenico e propone una struttura che intreccia la tradizione vivianesca con i linguaggi contemporanei. Lo specchio di questo mondo febbrile si ritrova nelle piazze e nei locali del centro storico, dove si incrociano i giovani bohèmien di oggi, in un “piano sequenza” che fa coincidere il tempo della realtà con quello della finzione, in un alternarsi di scene corali e cambi repentini di prospettiva.

In scena, con Giorgio Pinto nel ruolo di Raffaele Viviani, un folto cast composto da Jorgelina Alioto, Gaetano Amore, Gianni Caputo, Davide Chiummo, Mauro Collina, Nicola Conforto, Alessandra De Concilio, Tiziana De Giacomo, Rossella Di Lucca, Sara Guardascione, Myriam Nissim, Roberto Pappalardo, Danilo Rovani, Luca Saltarelli e Libera Tarallo.

Ultimo palco musicale è quello del Teatro Mercadante, che dal 26 febbraio al 2 marzo propone “Amore”, firmato da Pippo Delbono: un viaggio musicale e lirico attraverso le bellissime terra del Portogallo, dell’Angola e di Capo Verde. L’elemento musicale fungerà da amplificatore di emozioni e da fil rouge dell’intera rappresentazione.

Concludiamo con il Teatro TRAM (teatro ricerca arte musica), che dal 28 febbraio al 2 marzo propone “Artemisia”, un’opera sulla vita di Artemisia Gentileschi, famosa pittrice napoletana seicentesca. La piéce va oltre la semplice biografia, la sua vita viene proposta con una chiave simbolica, sospesa fra realtà e finzione. Si parlerà del coraggio, che Artemisia Gentileschi ha avuto, nel cercare la propria indipendenza in un panorama pittorico seicentesco dominato quasi esclusivamente da uomini. Si toccherà anche il tema della violenza sulle donne, quella che l’artista subì da parte di un collega, e che la segnò in modo indelebile per tutta la vita. Si tratta di uno spettacolo denso di significati, ambientato nel Seicento ma, purtroppo, estremamente attuale per le tematiche affrontate.

Ascolta questo podcast per conoscere i dettagli di tutti gli spettacoli e continua ad ascoltarci su RunRadio per i prossimi aggiornamenti.

Patrizia Castelli

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