Il Trianon Viviani, teatro della Canzone Napoletana, conferma ancora una volta il suo ruolo di custode della tradizione e laboratorio di innovazione culturale. La seconda parte della stagione 2024-2025, presentata martedì 10 dicembre in conferenza stampa dalla direttrice artistica Marisa Laurito e dal presidente della Fondazione Trianon Viviani Giovanni Pinto, si svolgerà da gennaio a maggio. Marisa Laurito, direttrice artistica del teatro, ha sottolineato il lavoro intenso e appassionato che ha portato alla creazione di questo cartellone: “Nonostante le difficoltà economiche e i tempi serrati, siamo riusciti a comporre una stagione di qualità, che celebra la nostra storia e il nostro patrimonio culturale”.
Tra i momenti clou della stagione, spiccano gli omaggi a due grandi nomi della cultura napoletana: Nino Taranto e Raffaele Viviani. A Nino Taranto, icona indimenticabile del teatro e della comicità partenopea, sono state recentemente intitolate le scale adiacenti al teatro, in un progetto di riqualificazione urbana in collaborazione con la Seconda Municipalità di Napoli e diverse associazioni locali. Dal 17 aprile, il teatro dedicherà a Taranto una mostra curata dall’attore Giulio Baffi e due spettacoli: “C’era una volta Nino Taranto”, interpretato da Alessia Moio, e “Piedigrotta Taranto”, per la regia di Giuseppe Sollazzo.
Non poteva mancare un tributo al commediografo Raffaele Viviani, con spettacoli che ripercorrono la sua carriera e il suo lascito culturale. Tra questi, “Play Viviani” di Tonino Taiuti, “Vico Viviani” di Fiorenza Calogero (nella foto in pagina) e “Processo a Viviani” di Mario Aterrano e Massimo Peluso.
La programmazione è estremamente ricca per un teatro “on the road” che spazia dalla tradizione alla contemporaneità. Tra gli eventi più attesi, la “Cantata dei Pastori” di Peppe Barra aprirà l’anno nuovo, mentre “Ute Lemper” porterà la sua arte sul palcoscenico del Trianon. È stata introdotta anche una card speciale, che permetterà di assistere a entrambi gli spettacoli al costo di 40 euro.
Il cartellone musicale offrirà una varietà di stili, dal jazz di Danilo Rea al folk di Eugenio Bennato, passando per artisti come Raphael Gualazzi, Flo e Tullio De Piscopo. Questi concerti celebrano il dialogo tra tradizione e nuove tendenze, consolidando il ruolo del Trianon Viviani come luogo di contaminazione culturale.
La prosa e la danza completano l’offerta. Tra i titoli più significativi, “Sabir” di Mvula Sungani esplora le culture del Mediterraneo attraverso il linguaggio della danza, mentre “Storiacce” di Stefano Amatucci affronta il tema della guerra con la partecipazione di Isa Danieli.
Il Trianon Viviani conferma il suo legame con il territorio e l’impegno sociale. In collaborazione con il ministero della Giustizia, il teatro ospiterà il progetto “La Tempesta” di Shakespeare, che coinvolge i detenuti della casa circondariale di Secondigliano. Inoltre, l’8 marzo sarà dedicato alla riflessione sulla condizione femminile con “Rosa e le altre. Quel tipo di donna”, uno spettacolo su Ria Rosa, pioniera della liberazione femminile.
Marisa Laurito ha rilasciato anche delle dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni, che troverete nel nostro podcast sul teatro Trianon in cui ha sottolineato l’importanza della cultura per i giovani ma non solo.
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del teatro.
Bruno Stampa