Subsonica e 99 Posse, due tragitti paralleli

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L’ultima volta insieme dal vivo fu proprio a Napoli, nel 2016. Adesso è tutto pronto per il bis di venerdì 12 luglio, quando il palco dell’Arena Flegrea ospiterà un double bill musicale d’eccezione: Subsonica e 99 Posse. Il concerto, presentato all’interno della settima edizione del Noisy Naples Fest, si articolerà in due distinti set durante i quali le due band proporranno inedite incursioni nei reciproci repertori.

I Subsonica di Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio, impegnati dallo scorso maggio nel tour “La Bolla” per festeggiare la loro decima pubblicazione discografica (“Realtà aumentata”), toccano così anche la Campania con uno show unico che li vedrà avvicendarsi a Zulù e soci (Massimo Jovine, Marco Messina, Simona Boo con Giuseppe Spinelli alle chitarre e Antonio Esposito alla batteria). Durante la serata, sul palco dell’Arena, ci sarà spazio anche per alcuni ospiti speciali tra cui Andy dei Bluevertigo, Valerio Jovine, il dj e speaker Decibel Bellini e Jelecrois, rapper originaria di Pianura che ha conquistato il pubblico del talent “Nuova scena”.

Un’accoppiata inconsueta, eppure non irragionevole, quella tra 99 Posse e Subsonica. L’amicizia tra i due gruppi, infatti, affonda le proprie radici già alla fine degli anni Novanta, precisamente nel 1997, quando le band si sono incrociate per la prima volta a Reggio Emilia, durante un’edizione zero di quello che nel 1998 sarebbe stato battezzato “MTV Day”. L’uscita del terzo album dei 99 Posse, “Corto circuito”, è stata l’occasione per una prima collaborazione ufficiale in studio sulla traccia “Me siente?”, cui ha fatto seguito sedici anni dopo un’ospitata di Samuel nella versione di “Curre curre guagliò remix” incisa nell’album “Curre Curre Guagliò 2.0” (edizione riaggiornata del celebre album d’esordio dei 99 Posse).

Due soli punti di convergenza che, tuttavia, testimoniano due storie artistiche capaci di camminare parallele, lungo l’arco di tre decenni, condividendo a distanza attitudini ed idee. Due band che, pur frequentando il palazzo del mainstream nazionale, hanno conservato intatta quell’autenticità antagonista che venerdì esploderà davanti ai 6000 spettatori napoletani.

Roberto Paolo Ormanni

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